Con l’utilizzo di materiali naturali e di materiali di recupero, l’esperto ha fatto sperimentare ai partecipanti alcuni suoni naturali. Ciò ha permesso di esprimersi musicalmente in composizioni libere non vincolate a schemi rigidi e strutturati, rifuggendo così anche la paura dell’errore e del giudizio degli altri. Partendo da sassi, pietre, legni, conchiglie, foglie, piume, ossa, bambù, semi e frutti secchi, baccelli, noci di cocco ecc., gli oggetti della natura sono stati trasformati in elementi sonori a percussione, fiato, raschio e scuotimento…Gli oggetti naturali sono quindi diventati “elementi” di un’orchestra molto speciale